
l’era
un giorno
anche dei cani in Chiesa.
Allora sì
che sarò felice”.
(Ermanno Bartoli – Barlow)
Io credo che ci sia una certa differenza tra lo scrivere
sul bagaglio delle proprie esperienze o in base a studi,
ricerche e documentazioni serie,
e lo scrivere mettendosi a tavolino filosofando del più e del meno –
pur se con una certa capacità dialettica e concettuale.
Quelli che andrete a leggere sono aforismi ricavati da esperienze
non sempre felici, da testimonianze non solo mie…
e da lunghi anni di studi e ricerche.


365 +1 = 366
AFORISMI PER OGNI GIORNO DELL’ANNO
CON L’ERA DEI CANI IN CHIESA.
UN WORK IN PROGRESS MESE PER MESE
UN GIORNO NE VERRÀ TRATTO UN VOLUME
PERCHÈ “L’ERA DEI CANI IN CHIESA”.
Il titolo deriva dal detto popolare “Fortunato come un cane in Chiesa”;
un modo ironico per affermare che una persona è stata presa di mira dalla sfortuna
o, peggio, discriminata. Infatti i cani non possono entrare in chiesa
e in passato esisteva lo “scaccino”, che mandava fuori
i cani e i vagabondi.
Da qui il titolo, con uno sguardo particolare alla discriminazione
nei confronti della persona; fatto odioso in sé. E, ribadendo:
“Verrà l’era un giorno anche dei cani in Chiesa.
Allora sì che sarò felice.”
Nel momento in cui, come dice Eric Frank Russell:
“Nessuno – nemmeno io – sarà escluso”.
Quella della chiesa è una immagine retorica popolare che mi sono permesso,
con fredda e partecipata consapevolezza, di usare. Non ha nulla di mirato
se non nei casi in cui compete. Infatti la parola chiesa (Chiesa) è qui usata
indifferentemente con l’iniziale maiuscola o minuscola. Buona Vita!
—
GENNAIO
1/1
Tutto ciò che è umanamente possibile è possibile per l’uomo.
Sembra impossibile, ma è così.
